Nei primi sei mesi dell’anno l’ISTAT ha evidenziato che il mercato immobiliare italiano residenziale continua a essere caratterizzato da una parte dalla persistente ripresa dei volumi compravenduti, dall’altra dal prolungarsi della debolezza dei prezzi.
Le transazioni immobiliari del settore residenziale sono cresciute del 6,6% rispetto allo stesso periodo del 2018, questo è da attribuire alle condizioni di credito particolarmente convenienti da parte delle banche con i tassi dei mutui ai minimi storici e all’aumento dell’offerta di case sul mercato.
Le tipologie di immobili più richieste sono state ancora una volta i bilocali e i trilocali, soprattutto se situati in zone centrali e semicentrali.
Tuttavia alla crescita delle compravendite non si abbina purtroppo l’incremento dei valori immobiliari.
I prezzi, delle abitazioni hanno registrato un calo del 2,5% su base annua: il segno meno ha riguardato anche negozi (-4,3%), uffici (-4,7%) e capannoni (-5,3%).
In merito al residenziale delle grandi città, la ricerca evidenzia come le percentuali negative abbiano interessato Genova, -1,7%, Roma, -1,5%, e Torino, -1,1%; situazione opposta invece a Bologna, +2,7% e Firenze, +2,3%. L’incremento più consistente lo raggiunge Milano,+ 2.5.
In un contesto nuovamente imprevedibile in virtù sia delle mutate dello scenario politico nazionale incerto e litigioso, il mercato resta comunque debole e incerto, evidenziando tutta la sua fragilità, con l’assenza di una crescita dei valori, rispetto al resto d’Europa»
Staremo a vedere.
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Roberto Padalino